Nell’era 2.0 tutto ciò che è presente in online diventa accessibile, transitabile ed esperibile in qualsiasi momento, dando vita a un intero universo “a portata di mano” che fa nascere nuove opportunità di azione e interazione attraverso una comunicazione flessibile e fluida. Uno dei maggiori vantaggi offerti dall’estensione digitale nel mondo turistico riguarda la possibilità di intercettare un pubblico potenzialmente globale e di poter entrare in contatto diretto con ciascun utente, indipendentemente dalla sua posizione geografica, ma solo se il sito si presenta “multiculturalmente esplorabile”.

La funzione primaria di un sito è quella di sopperire alla ben nota intangibilità del prodotto turistico, attraverso un racconto che fan presagire il piacere della scoperta e “mette in scena” una pre-leaving experience che prepara, anticipa o addirittura sostituisce l’esperienza reale. Un sito multilingue aumenta la portata delle strategie comunicative, ma l’annullamento dei confini geografici avviene solo se il sito web si dimostra pronto a comunicare con un’utenza eterogenea tanto dal punto di vista linguistico quanto dal punto di vista culturale. Infatti, un’utenza straniera tenderà ad aspettarsi un sito web “glocale”, ossia rintracciabile attraverso il proprio motore di ricerca nazionale, con informazioni precise e complete nella propria lingua e in cui venga rispettata la propria sensibilità culturale.

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Non si possono cogliere le possibilità d’internazionalizzazione offerte dalla Rete con un approccio generico e dilettantistico, ma bisogna garantire un’adeguata accessibilità linguistica.

1) Rendi il tuo sito individuabile e rintracciabile anche attraverso keyword in lingua straniera
Sui motori di ricerca transita la quasi totalità degli utenti per accedere velocemente alle informazioni e spesso un ranking elevato nell’elenco risultati (Search Engine Results Page o SERP) viene associato alla maggiore credibilità e autorevolezza del contenuto. Di conseguenza, è indispensabile rendere il sito search engine friendly a livello internazionale.

2) Utilizza un dominio del sito intuitivo e facilmente memorizzabile
Il dominio potrebbe anche essere in lingua originale, ma dovrebbe contenere parole di immediata comprensione, così da rendere agevole una rapida e diretta “ricostruzione” nella barra degli indirizzi in alternativa alla query sui motori di ricerca.

3) Crea un sito multilingue
Naturalmente, la possibilità di esplorare il sito in diverse lingue è un fattore cruciale per intercettare un pubblico potenzialmente internazionale. La trasposizione in lingua straniera non concerne solo i contenuti, poiché è indispensabile adattare i label delle differenti sezioni, fare attenzione alle sfumature idiomatiche e permettere l’utilizzo del motore di ricerca interno anche attraverso keyword straniere. Inoltre, per non trasmettere una sensazione generale di confusione e ostacolare uno scorrevole percorso di navigazione, occorre evitare la compresenza delle due lingue all’interno della medesima pagina.

4) Rendilo multuculturale
Al di là dell’aspetto squisitamente idiomatico, tra un Paese e un altro, cambiano le sensibilità, gli interessi e lo spirito con cui si affronta un viaggio, per cui le diverse aree del portale dovrebbero essere organizzate in maniera differente in relazione al target linguistico per personalizzare il più possibile il percorso di navigazione.

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La gestione della comunicazione interculturale di un sito innovativo e funzionale non può basarsi su una logica di mera produzione e duplicazione dei contenuti, ma bisogna comprendere l’importanza delle diverse sezioni e adattare di conseguenza diverse tecniche di trasposizione linguistica. Ecco dei piccoli suggerimenti:

1) La transcreazione
Gli utenti del Web impiegano in media circa 15 secondi per decidere se continuare a esplorare un sito o abbandonarlo, quindi assicurati di proporre contenuti che parlino la loro lingua soprattutto nelle pagine principali. Per adattare il messaggio da veicolare a una specifica location, è utile fondere le tecniche di traduzione con quelle di creazione dei contenuti ex novo e avvalersi di professionisti che comprendano le sottili sfumature del linguaggio.

2) La localizzazione
La tecnica della localizzazione si trova a metà strada tra la transcreazione e la traduzione letterale e permette il posizionamento sui motori di ricerca esteri, grazie a contenuti che suonino quanto più naturali possibili all’audience nonostante non si discostino troppo dalla versione originale. Si tratta di una soluzione la cui realizzazione può essere affidata a professionisti locali e si rivela particolarmente adatta ai contenuti presenti nelle pagine secondarie del sito.

3) La traduzione
Per i contenuti standard più distanti dall’area di marketing (ad esempio, le sezioni “termini & condizioni” e “come arrivare”), può bastare una semplice traduzione, ma per assicurare contenuti corretti e coerenti è bene non affidarsi in modo cieco ai software automatici e contare sempre sulla revisione finale di un esperto linguistico.

 

Articolo di Federica Miceli.