Il social media marketing del Parco Naturale Dolomiti Friulane è un buon esempio di come sia possibile avvicinare la necessità di cultura naturalistica alle esigente turistiche, di sviluppo territoriale attraverso relazioni continuative nel tempo, online e off line. Il Parco divulga le sue iniziative (itinerari, workshop, presentazioni, incontri per i bambini, occasioni d’avventura) raggiungendo il sold out molto spesso, in particolare per le iniziative dedicate ai laboratori di fotografia outdoor. Facebook e Instagram sono i canali principali, scelti per invogliare la partecipazione; Twitter potenzia l’informazione e l’aggiornamento sulle novità.

La pagina Facebook del Parco Naturale Dolomiti Friulane conta oltre 8200 “Mi piace!” e 49 valutazioni a cinque stelle del luogo e dei servizi. Le informazioni di contatto sono dettagliate e accessibili ed è possibile visualizzare la mappa di Google per individuare il luogo esatto su cui si estende il polmone verde friulano. In evidenza troviamo tutti gli eventi, le foto e i video. In un colpo d’occhio, quindi, tutte le informazioni più importanti sono a portata di mano dell’utente. I contenuti dei post sono suddivisi equamente fra informazioni pertinenti alle attività del parco e aggiornamenti esterni, notizie di interesse pubblico sulle attività outdoor, legate alla fauna locale o a personaggi importanti della zona. In risalto, i programmi del parco occupano la maggior parte dei contenuti, invogliando gli utenti a partecipare attraverso qualità dell’esperienza, costi moderati, immagini accattivanti, infografiche divertenti, collaborazioni di grande livello (come quella realizzata con Nikon per il workshop fotografico ufficiale della Nikon School). Ogni festa del calendario è accompagnata da un evento a tema come, per esempio, l’itinerario per San Valentino chiamato “Le fontane degli innamorati”, camminata notturna tra le fontane friulane legate alla memoria di queste terre da leggende e storie di innamorati. Le interazioni non sono frequenti ma, molti post possono vantare un elevato numero di condivisioni e gli eventi vengono diffusi attraverso lo strumento dell’invito con grande partecipazione ed entusiasmo.

Il parco punta molto sulla presenza dei bambini e la pagina Facebook è, spesso, popolata da fotografie ed infografiche a tema, le quali trasmettono una sincera spensieratezza ed entusiasmo, contribuendo a creare nell’immaginario collettivo una rappresentazione mentale positiva del luogo. La reputazione è sostenuta dai commenti entusiasti dei turisti e camminatori abituali, che frequentano i sentieri del parco. L’insieme che emerge è l’idea di un luogo attivo per la tutela dell’ambiente, la salvaguardia delle specie e dei territori attraverso incontri di formazione-informazione (come le conferenze sul lupo o le attività inerenti agli orsi). Un luogo nel quale è possibile divertirsi a tutte le età e, allo stesso tempo, vivere esperienze in grado di ricaricare le energie.

Instagram è, al momento, un canale ancora in via di sviluppo: 20 foto, 54 followers e 56 following. Ben diversi sono i risultati raggiunti dagli hashtag#dolomiti (81.345 post), #dolomitifriulane (128 post) e #parcodlomitifriulane (40 post). Gli utenti utilizzano spesso hashtag legati ai nomi delle località incluse nel parco oppure i più generici riferimenti alla montagna, alla neve, all’inverno o alle esperienze outdoor. Se, via Facebook, le immagini vengono diffuse in grande quantità, Instagram, al contrario, richiede ancora un progetto di sviluppo per armonizzare gli sforzi di social media marketing. Le immagini, infatti, unite a descrizioni concise ma informative e con link a particolari pagine del sito web, possono contribuire a creare accessi al sito principale e visite nel parco. Il profilo Twitter, come Instagram, ha un bacino di utenti più limitato ma, i contenuti sono puntuali, informativi e tutti corredati da link attivi per le informazioni istantanee.

Il social media marketing del Parco Naturale Dolomiti Friulane punta su Facebook, lasciando ampi margini di incremento negli altri profili social e nel sito web. L’esperienza di questo parco ci può far comprendere alcune particolarità:

– non è necessario essere presenti ovunque (ma in modo frammentato); selezionare le piattaforme permette di gestire gli sforzi, raggiungere risultati, contenere gli sprechi;

– lo storytelling può essere realizzato su più fronti: immagini, video, testi ben si accordano con iniziative in presenza e rapporto diretto con le persone;

– per rendersi conto di avere qualcosa da dire sulla propria attività può bastare (all’inizio) raccontare ciò che si fa giornalmente, arricchirlo di emozioni e sogni, invitando gli altri a partecipare.

Articolo a cura di Carolina Venturini, www.scritturesocial.com

Infografica di proprietà del Parco Naturale Dolomiti Friulane