Il grande pubblico utilizza Internet come strumento per trovare informazioni, per divertirsi, per comunicare e per collegarsi a reti sociali. Gli inserzionisti vedono Internet come un oceano di potenziali nuovi clienti e si occupano principalmente di una cosa sola: convincere le persone a scoprire il loro business, ad utilizzare i servizi offerti o acquistare i propri prodotti. I siti gratuiti usati quotidianamente dalla maggioranza dei navigatori, come Google, YouTube e Facebook, devono trovare un equilibrio tra le aspettative degli utenti e le necessità di monetizzazione.

Di seguito vengono analizzate le principali tipologie di pubblicità online, classificate in base al loro grado di comunicatività. (Ratto, 2010)

Pubblicità d’assalto

La pubblicità d’assalto si ha è quando un sito “obbliga”, in maniera aggressiva, gli utenti a guardare la pubblicità. L’esempio più noto è la pubblicità attraverso i pop-up. Attualmente solo una piccola parte di siti web utilizza questa tecnica perché, di solito, porta gli utenti ad abbandonare il sito e non tornare più.

Pubblicità assertiva

La pubblicità assertiva è una tecnica che i siti web utilizzano per promuovere gli inserzionisti in maniera meno aggressiva rispetto alla “Assault Advertising”. Ad esempio, quando viene caricata una pagina o un video, talvolta viene mostrato un annuncio prima che l’utente possa accedere ai contenuti. I visitatori accettano più di buon grado questo tipo di pubblicità, poiché la considerano meno pericolosa e invadente.

Pubblicità periferica

La pubblicità periferica è contraddistinta dal fatto che i siti web visualizzano contemporaneamente sia i contenuti sia gli annunci pubblicitari (spesso sotto forma di banner), con la speranza che gli utenti, mentre fruiscono dei contenuti, gettino uno sguardo alle inserzioni. Questa è la tipologia di advertising più comune perché è facile da implementare e di solito non infastidisce i visitatori.

Pubblicità interna

La pubblicità interna (o “inline”) è la forma di advertising online più efficace e meno invasiva. Di solito consiste in uno o due collegamenti integrati nel contenuto di un sito web. Google, ad esempio, visualizza annunci pubblicitari nella parte superiore e nella parte destra delle pagine con i risultati della ricerca. Mentre gli utenti cercano i contenuti, leggono in maniera del tutto naturale gli annunci. Tali annunci hanno, pertanto, una probabilità molto più elevata di essere notati e soprattutto cliccati.