A seguito della pubblicazione su Repubblica.it della ricerca che stiamo effettuando sull’usabilità dei siti alberghieri, colgo con gran piacere l’invito a condividere un approfondimento tecnico dedicato ai professionisti del settore dell’hospitality.
Parto dal concetto che aumentare l’usabilità di un sito significa aumentare il fatturato diretto non gravato da commissioni. Ogni aumento del fatturato diretto genera nuovi budget, soldi che contrariamente andrebbero versati in commissioni agli intermediari.
Per questo è molto importante concentrarci sull’usabilità, essa crea valore. Fin da subito.
L’input ci fu dato dall’ADA Veneto e Friuli, che ci pose alcune domande :
Dove posizionare l’accesso al booking form ?
In fase di “bozza grafica” è fondamentale privilegiare la visibilità del booking form (l’accesso al booking engine), che per esser visibile all’occhio dell’utente deve necessariamente essere posizionato in un box laterale sinistro oppure in una barra verticale sotto il menù di navigazione. Posizionarlo “appoggiato” al bordo inferiore del browser o in altre posizioni non è corretto. L’utente non lo vede e non lo usa.
Per l’utente prenotare dal tuo sito non è importante, la prenotazione on line la può fare da una OTA.
Ecco un video di presentazione del progetto:
Banner
Spesso per dare visibilità ad un’offerta vedo utilizzare dei classici banner, ovvero dei rettangoli colorati in “evidenza” rispetto a tutto il layout del sito. Anche durate i nostri test abbiamo misurato, tramite sistemi di eye tracking, che l’occhio dell’utente li salta.
Per un semplice motivo:
Navigando il nostro cervello si è allenato a dribblare velocemente i banner pubblicitari, inutili e fastidiosi. Lo stesso comportamento si verifica quando è nel vostro sito web. Idem per i popup.
Foto con persone
Usatele. Funzionano.
Abbiamo misurato che quanto nel sito web dell’hotel sono presenti delle foto con delle persone, per esempio le foto dello staff. Il livello di engagement aumenta. La spiegazione è semplice, siamo degli animali, evoluti, ma sempre animali. Quando il nostro cervello identifica il volto di una persona l’attenzione è massima, il cervello deve decidere se essa è un pericolo e dover fuggire oppure c’è possibilità di relazione.
Queste sono le neuroscienze applicate al marketing.
Come metterle in pratica ?
Ad ottobre confido nell’ospitalità di Armando e di Digital Marketing Turistico nel poter postare in questo blog i principali risultati della ricerca in corso. Nel frattempo accertatevi di avere webmaster che usino i dati per costruire il vostro sito web, e allenatevi a migliorare il vostro sito utilizzando la web analytics e gli a/b test.
Articolo di Luca Vescovi